Micromobilità elettrica: cos’è e come funziona

La micromobilità elettrica è un termine che si riferisce ai veicoli a basso impatto ambientale, come monopattini elettrici, hoverboard e biciclette elettriche, che sono progettati per fornire una forma di trasporto urbano alternativa all’uso dell’auto. Questi veicoli sono alimentati da batterie elettriche, che possono essere ricaricate e utilizzate per viaggiare per brevi tragitti in città. La micromobilità elettrica è un modo conveniente e sostenibile per muoversi in città, riducendo le emissioni di gas serra e il traffico stradale.

Micromobilità: una valida alternativa all’auto

C’è sempre più gente in giro, specie nelle ore di punta e questo significa più traffico e più smog, soprattutto nelle grandi città. Perciò negli ultimi anni anche in Italia, specie nelle metropoli si è diffusa la cosiddetta micromobilità elettrica. Che cos’è la microbilità? Semplicemente è la nuova forma di mobilità tramite veicoli a propulsione elettrica, come la bicicletta elettrica con pedalata assistita o i monopattini. È insomma una valida alternativa all’uso dell’auto, in modo da evitare di dover fare code chilometriche per giungere a destinazione e al contempo ridurre l’impatto sull’ambiente. Ecco perché vediamo sempre più monopattini e bici elettriche in giro per le strade di Milano, Torino, Roma e tante altre città.  Alcuni li usano per piccoli tratti e poi prendono i mezzi di trasporto pubblici, promuovendo così l’intermodalità, cioè l’utilizzo di più mezzi per spostarsi in città senza inquinare.

Le norme sulla micromobilità elettrica

A partire dall’1 gennaio 2020 i piccoli veicoli elettrici che rientrano nel concetto di micromobilità elettrica sono soggetti a particolari norme di circolazione e sicurezza, quali:

  • Non superare il limite massimo consentito di 20 km/h
  • Avere obbligatoriamente una luce fissa bianca o gialla anteriore e i catarifrangenti posteriori, oltre che disporre di una potenza massima inferiore ai 500 watt. Inoltre, sia su strada che sulle piste ciclabili è obbligatorio l’uso di giubbotti o bretelle retroriflettenti sia che si tratti di monopattino elettrico che di segway
  • Essere guidati solo da conducenti maggiorenni o eventualmente da minorenni ma solo se in possesso della patente AM (il patentino) per l’uso del motorino
  • Non trasportare altri passeggeri o trainare oggetti.

Il casco, invece, non è obbligatorio, seppur per una maggiore sicurezza personale sia vivamente consigliato.

Quali mezzi rientrano nella microbilità?

I mezzi di micromobilità elettrica che vengono comunemente utilizzati sono:

Altri mezzi di micromobilità elettrica possono includere segway, skateboard elettrici, tricicli elettrici e altri veicoli a basso impatto ambientale progettati per il trasporto urbano. Tutte queste opzioni di trasporto sono alimentate da batterie elettriche, che possono essere ricaricate e utilizzate per viaggiare per brevi tragitti in città.

Tutti i vantaggi offerti dalla micromobilità elettrica

E passando infine ai vantaggi garantiti dalla micromobilità elettrica possiamo sicuramente citare il contributo a ridurre l’emissione di particelle inquinanti nell’aria e dunque lo smog, con un impatto rilevante per l’ambiente. Ovvero i veicoli elettrici non inquinano e sono dunque soluzioni di trasporto ecologiche, più sostenibili. Non solo: sono anche facili da usare, maneggevoli e leggeri e assicurano persino una buona autonomia. Possono essere guidati anche da chi non ha la patente, essendo di piccola cilindrata e sono mezzi super smart, giacché per noleggiarli basta utilizzare una delle piattaforme online e parcheggiarli in diversi punti della città. Senza poi dimenticare che sono molto più convenienti rispetto all’utilizzo quotidiano di altri mezzi come l’auto. In primis perché non occorre fare benzina e in secondo luogo perché non necessitano di un apposito parcheggio. Ciò significa che sia il monopattino che la bicicletta e gli altri mezzi di micromobilità elettrica sono facili da “parcheggiare”.

Un altro vantaggio è che questi veicoli sono generalmente economici da acquistare e da mantenere, rispetto ad altre opzioni di trasporto come le auto. Inoltre, molti di questi veicoli sono dotati di funzionalità avanzate, come la connessione Bluetooth e le app per smartphone, che possono rendere il viaggio più conveniente e piacevole. Infine, la micromobilità elettrica può contribuire a creare comunità più sane e connesse, poiché incoraggia gli spostamenti a piedi o in bicicletta anziché in auto.

Vuoi dare il tuo contributo ad un ecosistema migliore? Scegli di viaggiare in città a bordo di mezzi sostenibili, percorri anche tu la strada della micromobilità elettrica.

Micromobilità: leggi e normative

Esistono leggi sulla micromobilità elettrica in molti paesi e regioni. Queste leggi possono variare in base alla regione, ma di solito includono norme sulla velocità massima consentita per i veicoli di micromobilità elettrica, sui requisiti per l’età minima del conducente, sull’utilizzo di caschi e sulla guida sui marciapiedi e sulla strada. Inoltre, molte città hanno regolamenti specifici per la micromobilità elettrica, che possono includere limitazioni su dove i veicoli possono essere parcheggiati o utilizzati. È importante essere consapevoli delle leggi e dei regolamenti locali sulla micromobilità elettrica prima di utilizzare questi veicoli.

 

 

 

 

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